Le problematiche degli arti superiori ed inferiori possono avere un’origine vascolare e, a seconda della sintomatologia, possono essere di natura arteriosa o venosa.
Quali sono i sintomi che il paziente maggiormente riferisce e come li differenziamo?
Fra i sintomi più comuni di origine arteriosa il paziente presenta:
- dolore che si instaura durante il movimento
- arto freddo, soprattutto se si resta in determinate posizioni x lungo tempo
Fra i sintomi più comuni di origine venosa invece, il paziente riferisce:
- dolore che compare più a riposo
- sensazione di avere un arto gonfio
Come possiamo aiutare il paziente a risolvere il problema?
Il vibropercussore, in base al distretto da trattare, può agire più in profondità o in superficie con frequenze differenti facilitando il lavoro manuale.
Innanzitutto è fondamentale conoscere i punti “critici” di passaggio del sistema circolatorio, valutando eventuali zone di restrizione.
Una volta aperti questi canali di passaggio, il lavoro si differenzia in base al sistema che si vuole trattare.
Se prendiamo in considerazione il sistema arterioso, il vibropercussore può essere utilizzato sia per facilitare il flusso in direzione centrifuga (dal centro verso la periferia) con l’accompagnamento manuale e sia per stimolare il sistema neurovegetativo che regola le arterie.
Se prendiamo in considerazione un lavoro sul sistema venoso invece, il vibropercussore andrà a decongestionare tutto il percorso delle vene dalla periferia verso il centro con supporto manuale profondo.
Lo stesso tipo di drenaggio può essere fatto anche sul sistema linfatico, dove in primis si andranno ad aprire le stazioni linfatiche a monte, in modo da creare una zona a pressione negativa. In un secondo momento il vibropercussore svolgerà azione drenante con supporto manuale superficiale.