Perché mi serve una strategia di Social Media Marketing?
Mettere in piedi una strategia di Social Media Marketing non è una attività riservata solamente alle grandi aziende.
Anche le organizzazioni di ridotte dimensioni o i singoli professionisti ne possono sicuramente trarre vantaggio.
Vediamo insieme come targettizzare il nostro pubblico in modo mirato ed efficace per interagire in modo corretto con il nostro “pubblico di riferimento”.
1. Fai-da-te o un professionista?
Partiamo con una domanda. La tentazione dell’approccio fai-da-te è tanta ma potrebbe anche portare a risultati disastrosi.
Se la motivazione principale è quella di cercare di risparmiare evitando di rivolgersi ad un professionista, le conseguenza (anche nel breve termine e non solamente alla lunga) potrebbero essere veramente disastrose.
Molte aziende o professionisti, infatti, cercano di gestire i “social” in casa consentendo ai dipendenti di pubblicare quel che vogliono.
Vedremo in questo caso dei contenuti arrabattati, con immagini dalla qualità scandalosa, scritti in un italiano stentato.
Per non parlare poi delle eventuali moderazioni dei commenti o delle risposte buttate li a caso agli utenti.
L’immagine che ne esce dell’azienda, capirete, che non sarà particolarmente attraente.
2. Social sì ma con moderazione
I social non sono la panacea per ogni problema.
Come un buon vino, farne un uso moderato e soprattutto saperli abbinare al contenuto, rappresenta il giusto compromesso.
Da soli i social non costituiscono un piano di comunicazione e di marketing ma possono esser utilizzati per dare maggiore risalto a contenuti di pregio quali, ad esempio, quelli legati all’inbound marketing.
Un buon articolo pubblicato sul blog aziendale può trovare nel social adatto, la giusta cassa di risonanza.
Un contenuto di valore può trovare nel giusto social la cornice adatta per aumentarne ancora di più il valore.
Può contribuire a far crescere la reputazione. La vera moneta di scambio del web!
Un buon Social Media Manager lo sa e sa quale cornice scegliere.
3. Analizziamoci
Molte volte ci sentiamo dire: “La mia pagina langue, non ci sono interazioni, non vedo coinvolgimento. Eppure ho tanti follower…”
Bene! Vediamo chi sono questi follower e da dove provengono.
Se sono follower “generici” e magari frutto di campagne di acquisizione di fan a pagamento, non ci meravigliamo poi che questi pseudo-follower, una volta messo il primo like alla pagina, poi non ci facciano più ritorno.
E’ inutile, spesso anche dannoso, avere migliaia di follower che non interagiscono mai con i contenuti della pagina.
Creare coinvolgimento e avere un buon engagement è il segreto per il il successo. Concentriamoci sull’engagement rate piuttosto che sui numeri assoluti. Leggi qui
Creiamo delle relazioni, stabili e durature e, soprattutto, sincere. Come nella vita reale.
Al bando la fiera delle vanità!
4. Come creare engagement?
Con i contenuti!
Ebbene sì, sempre a questo punto torniamo. Evitiamo di pubblicare annunci a raffica. Preferiamo argomenti divulgativi e che creino interazione con i lettori.
Basta con gli spot e i messaggi pubblicitari. Dobbiamo diventare un punto di riferimento per la nostra comunità di lettori e affezionati. Dobbiamo porci come degli esperti, come un faro nella nebbia dei milioni di contenuti inutili del web.
Come? Iniziando a raccontare delle storie, facendo uso dello storytelling. L’arte di saper raccontare e di sapersi raccontare.
Tutti amano ascoltare delle storie ben raccontate.
E soprattutto, attenzione alle risposte. Se ci mostriamo come esperti, aspettiamoci delle domande e prepariamoci a dare delle risposte. Non lasciamo cadere nel vuoto le domande. Rispondiamo, sempre in tono moderato e senza cadere nelle provocazioni….ci saranno anche quelle.
5. Dove e quanto investire nel Social Media Marketing
Non esiste il social perfetto per tutti i contenuti.
Una strategia di Social Media Marketing ne deve tenere conto. Un social potrebbe essere buono per alcuni contenuti ma dispersivo per altri.
Studiamo la concorrenza e vediamo come e dove pubblicano i loro contenuti, analizzando l’engagement che ne ottengono.
Una volta definiti i contenuti e associati ad essi il giusto canale, iniziamo a pubblicare e monitoriamo costantemente i risultati.
Solo così potremo capire dove e quanto investire. Anche un investimento minimo può portare a ottimi risultati.
Buon divertimento!
Articolo presente su: alterphoto.it