La cervicalgia acuta è una manifestazione improvvisa che colpisce il rachide cervicale, con dolore acuto e limitazione oggettiva della mobilità, a volte si associa deviazione (rotazione o inclinazione) del capo da un lato con impossibilità a tornare nella posizione neutra.
La cervicalgia acuta più frequente è quella che ha una durata breve (qualche giorno), se invece perdura per nel tempo di solito si associa una condizione infiammatoria locale, ernia discale o cause più severe.
Il dolore è associato al movimento anche minimo e di solito al mattino è più acuto e migliora leggermente con il passare delle ore. I pazienti hanno difficoltà nel dormire perché diventa complicato e doloroso anche solo appoggiare la testa sul cuscino.
Le cause sono spesso irritative (il così detto colpo d’aria) con sensibilizzazione delle terminazioni nervose locali o dovute a spasmi muscolari di origine riflessa articolare.
Quando si creano delle disfunzioni articolari specifiche che limitano il movimento di una vertebra o di una unità vertebrale, i muscoli intrinseci (ovvero i muscoli brevi attorno alla vertebra che hanno un’azione tonico/posturale) vanno in spasmo perché aumenta la loro attività riflessa.
Anche un piccolo stimolo meccanico della zona interessata aumenta la risposta riflessa dei muscoli intrinseci “fissandoli” così in uno stato di perenne ipertono.
Questa condizione influenzerà anche la funzione dei muscoli più lunghi e fasici che a loro volta creeranno uno stato di allerta e si adatteranno in maniera tale da non alimentare il segnale doloroso.
Per individuare la vertebra o la zona vertebrale interessata i test clinici ci sono sempre di aiuto, così come i test di mobilità (qualora fosse possibile farli).
All’interno del corso di terapia manuale APA INSTITUTE sono previste sessioni teorico/pratiche relative all’apprendimento dei test clinici per patologia, in modo tale da consentire al professionista della salute la giusta tecnica senza correre rischi ed essendo più efficace.
La direzione della eventuale deviazione del capo già ci da una possibile informazione su quello che può essere il problema meccanico articolare e quali muscoli sono coinvolti direttamente e indirettamente.
Va individuata la zona intervertebrale interessata dalla disfunzione che a volte può essere dolorosa anche solo alla palpazione.
Lo studio dei riflesso osteotendinei e della forza ci permettono di fare chiarezza su un eventuale interessamento radicolare.
La raccolta dei dati anamnestici ci permette di stabilire quale può essere una eventuale causa scatenante o una condizione che non è compatibile con il lavoro manuale.
Come già abbiamo detto in precedenza la cervicalgia acuta deve essere di breve durata, le condizioni patologiche severe che dobbiamo considerare nella diagnosi differenziale e che rappresentano controindicazioni al trattamento manuale sono:
- Dolore acuto che diventa progressivo, resistente anche ai farmaci, può essere dovuto a neoplasie
- Dolore acuto dopo un trauma, richiede un approfondimento diagnostico radiologico
- Dolore acuto con rigidità importante in pazienti che già soffrono di patologie reumatiche
- Osteoartriti (con o senza episodi febbrili)
- Malformazioni vertebrali e della giunzione cervico-occipitale
Il trattamento prevede necessariamente la riduzione della disfunzione che ha causato il blocco, la terapia manuale in questo caso ci fornisce un’ottima soluzione terapeutica.
Far precedere al lavoro locale sulla zona interessata un lavoro a distanza per migliorare la mobilità articolare, la funzione muscolare e l’elasticità della fascia, può essere un elemento strategico importante che ci permette di essere più efficaci a livello locale.
Con le tecniche manuali riusciamo a ridurre le tensioni muscolari e fasciali causate dal blocco articolare e dalla posizione antalgica, in questo modo la tecnica articolare specifica sarà più efficace e precisa.
Da non sottovalutare l’effetto riflesso sul sistema nervoso periferico che tale trattamento può avere, in modo da “normalizzare” i circuiti neurologici afferenti ed efferenti verso la zona di disfunzione e che possono essi stessi alimentare il cattivo funzionamento dei tessuti circostanti.
Il corso di terapia manuale di APA INSTITUTE prevede l’apprendimento di tecniche che agiscono sia sul tessuto muscolare, sia sulle disfunzioni articolari e non per ultime, le tecniche per ristabilire il giusto trofismo della componente neurologica periferica.
APA INSTITUTE: PER LA SALUTE DEI NOSTRI PAZIENTI, PER LA CRESCITA DELLA NOSTRA PROFESSIONE.