Applicazione della Metodica APA Vibropercussoria sul tessuto fasciale
Come ormai risaputo in ambito medico e soprattutto in ambito terapeutico, l’importanza del tessuto connettivo fasciale è primaria nei trattamenti manuali.
La fascia, che ha diverse funzioni, è soprattutto un tessuto che si insinua intimamente in ogni parte dell’organismo e non è escluso il tessuto muscolare.
Il muscolo è avvolto da una guaina fasciale detta epimisio dal quale partono dei setti che avvolgono i fasci muscolari e che prende il nome di perimisio.
Da quest’ultimo ancora il connettivo si intensifica a formare l’endomisio che avvolge ogni singola fibra muscolare, queste a loro volta sono avvolte da una membrana plasmatica (membrana cellulare propriamente detta) rivestita da una membrana basale (formata da fibre di collagene) che insieme formano il sarcolemma.
Il sarcolemma è la membrana che gestisce la differenza di potenziale (potenziale elettrico) che attiva la contrazione muscolare.
All’esterno della cellula muscolare troveremo cariche elettriche positive, mentre all’interno le cariche sono negative.
La permeabilità del sarcolemma (attraverso la liberazione di ioni di calcio) permette di attivare la differenza di potenziale necessaria affinché avvenga una corretta contrazione muscolare.
In uno studio pubblicato nel 2018 sulla rivista Clinical Neurophysiology si evidenzia come la risposta contrattile del muscolo dopo percussione avviene per attivazione sarcolemmica.
Vuol dire che la forza meccanica generata da uno stimolo esterno al muscolo (eventualmente applicata con frequenza e intervalli regolari) attiva la funzione del sarcolemma legata al corretto meccanismo di contrazione muscolare.
Quindi è evidente come una stimolazione del muscolo, attiva la funzione del sarcolemma stesso che per continuità avrà un effetto a catena sul tessuto fasciale adiacente.
La METODICA APA VIBROPERCUSSORIA è ideale per generare una stimolazione esogena che attiva questo meccanismo.
Ciò a livello puramente fisiologico può risultare banale, ma se prendiamo in considerazione un aspetto clinico basilare della fisiopatologia della fascia lo scenario cambia completamente.
Ormai è appurato da numerosi studi che la problematica principale del tessuto fasciale è l’aumento di densità.
Le fibre collagene sono disposte secondo determinate linee per sopportare meglio il carico meccanico, in circostanze patologiche aumenta la densità della sostanza fondamentale e quindi le fibre collagene si avvicinano creando dei “cross-link” che non gli permettono di svolgere le normali funzioni fisiologiche.
Stessa cosa avviene se un carico eccessivo o uno stimolo meccanico protratto nel tempo influiscono sul “turn-over” del collagene aumentandone la densità.
Anche in questo caso la METODICA APA VIBROPERCUSSORIA sviluppa quell’effetto meccanico necessario affinché si riduca la densità del tessuto fasciale.
Altro problema è quello dell’immobilizzazione o della carenza di movimento.
Questi fattori generano un marcato aumento di collagene nel tessuto connettivo che circonda le cellule muscolari. In questo caso la mobilizzazione profonda e il ripristino di una corretta funzione vascolare sono di primaria importanza.
L’applicazione della METODICA APA VIBROPERCUSSORIA risulta un efficace mezzo per un lavoro che ha come obiettivo quello di diminuire la densità della fascia, mobilizzare i tessuti superficiali e profondi e creare le condizioni affinché il tessuto stesso riceva il normale apporto sanguigno.
La METODICA APA VIBROPERCUSSORIA, associata ad altre tecniche manuali, ci permette di ripristinare quella che è la normale fisiologia.
METODICA APA VIBROPERCUSSORIA, LA NUOVA FRONTIERA DELLA SALUTE